I crostoli sono presenti soprattutto nella terraferma veneziana, sono quasi rettangolari, semplicissimi, segno forse della loro antica tradizione, spesso resi meno “grezzi” con l’arricciamento del bordo ottenuto tagliando la pasta con la rotella dentata. Pur se confezionati con la medesima ricetta, i galani, tipici invece della città di Venezia, sono delle strisce di pasta tagliata in forma di nastro, lungo o corta, detto appunto “galan“, prima di essere immerso nel grasso bollente.
500gr farina
100gr zucchero
50gr burro
2 uova
125cl vino bianco
un pizzico di sale
buccia di limone grattugiata
un cucchiaio di rum o anice
olio per friggere
Zucchero a velo
Amalgamare in un impasto omogeneo tutti gli ingredienti, stando attenti a non creare grumi.
Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate riposare la pasta un’ora.
Stendere l’impasto fino ad ottenere una sfoglia sottile. Lasciarlo un po’riposare e poi, con l’aiuto di un mattarello, rendere la sfoglia il più sottile possibile.
Tiratela molto sottile e ritagliate con la rotellina scanellata di nastri, lunghi o corti, a piacere.
Tagliarla a losanghe con delle piccole incisioni al centro e friggere i crostoli di carnevale in olio ben caldo.
Friggeteli in abbondante olio bollente (o strutto), appena avranno preso una colorazione dorata sgocciolateli su una carta che assorba l’unto e spolverizzateli di zucchero a velo.
Serviteli freddi